Bancomat della droga: tre arresti

arrestoUn intero nucleo familiare di tre persone spacciavano droga e per consegnarla agli avventori si servivano di una canna da pesca modificata, alla quale era stato agganciato un cestello che veniva calato da una finestra. Ma l'espediente è servito a poco, poiché i carabinieri della Tenenza di Misterbianco, che da tempo tenevano sotto osservazione la villetta nel centro della frazione di Belsito, li hanno arrestati scoprendo un vero e proprio supermercato della droga (dall'hashish alla canapa indiana).

Sono stati arrestati i componenti di un intero nucleo familiare, due fratelli Salvatore e Simone Baglio rispettivamente di 54 e 44 anni (entrambi con precedenti penali: il primo era obbligato alle prescrizioni della sorveglianza speciale; il secondo si trovava agli arresti domiciliari), e il figlio di Salvatore, Francesco, di 25 anni, tutti residenti a Belsito.
I militari da tempo tenevano sotto osservazione i tre, non solo per le restrizioni giudiziarie alle quali erano obbligati, ma anche per un via vai, soprattutto di giovani, che si recavano nella villetta.

Ieri, dopo una serie di appostamenti, dopo che a un giovane assuntore, sempre con lo stesso stratagemma della canna da pesca, veniva consegnata una dose di hashish attraverso una finestra, i carabinieri fermavano quest'ultimo e recuperavano la dose di droga appena venduta.
Subito dopo i militari facevano irruzione all'interno dell'abitazione dove oltre a diverse dosi di hashish, un bilancino di precisione e materiale vario utilizzato per il taglio ed il confezionamento della droga, i carabinieri rinvenivano a ridosso di una grande finestra ben 56 vasetti, ricavati con il fondo delle bottiglie di plastica con all'interno del terreno vegetale dove erano spuntate, dopo la semina, una settantina di piantine di canapa indiana alte dai sei agli otto centimetri pronte per essere messe a dimora con l'arrivo della stagione primaverile.

Inoltre i tre arrestati, temendo probabilmente per la loro sicurezza, sono stati trovati in possesso di una pistola semiautomatica Berretta, calibro 7,65 che i carabinieri hanno rinvenuto su un divano letto, avvolta in della stoffa con un caricatore e tre proiettili, che è risultata essere stata rubata nell'aprile del 2012 ad Aci Catena in seguito a un furto in un appartamento. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato dai carabinieri assieme all'importo di 130 euro, ritenuti l'incasso dell'attività di spaccio, ed alla canna da pesca utilizzata per lo spaccio.

Gli arrestati, accusati in concorso di detenzione illegale di arma comune da sparo e munizionamento, ricettazione, nonché di produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati trattenuti in camera di sicurezza in attesa che stamani compaiano davanti al giudice per il giudizio per direttissima.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
25/02/2015

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