«Il sindaco Carrà non rinnovi l'Aia»

Discarica TiritìResta sempre in primo piano la questione delle discariche poste nel territorio di Motta S. Anastasia. Ad occuparsene, nella serata di venerdì, il Consiglio comunale della cittadina etnea, nel corso di una seduta che si è protratta per svariate ore. Una riunione convocata nei giorni caldi del dopo conferenza dei servizi, quando forte si era alzato il «no», di diverse formazioni politiche locali, al parere favorevole al rinnovo dell'Aia espresso dal sindaco Anastasio Carrà per il sito di contrada Valanghe d'Inverno.

Una seduta che, dopo il terremoto ingenerato dall'inchiesta giudiziaria "Terra mia" e la successiva chiusura della discarica, imposta nei giorni scorsi dall'assessorato regionale all'Energia, si è sostanzialmente risolta in un infuocato botta e risposta tra diversi consiglieri comunali d'opposizione e il sindaco Carrà - presente in aula insieme agli assessori della sua Giunta - con un ripetuto scambio di accuse e la lettura di diversi documenti, soprattutto da parte del sindaco, volti a ricostruire una vicenda lunga, complessa e particolarmente articolata. Discorsi che, in larga misura, hanno ricalcato quanto riportato dagli organi d'informazione nei giorni precedenti e che nulla di sostanzialmente nuovo hanno aggiunto a quanto già emerso.

La seduta, moderata dal presidente Nino Luca, ha registrato la presenza del segretario comunale e del dirigente dell'Area Tecnica comunale. Diversi gli emendamenti presentati nel corso della riunione dai consiglieri di opposizione: uno ciascuno, nel dettaglio, da parte di Autonomia Mottese, Movimento 5 Stelle e Liberamotta; due, invece, quelli di Motta nel Cuore. Tutti i consiglieri presenti nell'aula hanno votato all'unanimità un documento che impegna il sindaco Carrà ad avere una posizione di contrarietà al rinnovo dell'Aia: richiesta, più che altro, di tipo simbolico, data la revoca delle autorizzazioni da parte dell'assessorato regionale. Tra gli emendamenti votati: la costituzione di parte civile del Comune nel procedimento giudiziario legato all'operazione "Terra mia"; la richiesta di vigilanza in occasione delle operazioni di bonifica della discarica; l'inserimento delle aree occupate dalle discariche nel Piano regionale delle bonifiche e la cancellazione delle stesse dal Piano regionale dei rifiuti.

Giorgio Cicciarella
La Sicilia
27/07/2014

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