«È un atto dovuto per legge: la Tia va pagata»

TIAA Misterbianco, l'arrivo in questi giorni ai cittadini della bolletta, con la quale si richiede il pagamento alla Simeto Ambiente (Ato Catania 3) di una somma riguardante il conguaglio del piano tariffario della Tia 2 (Tariffa integrata ambientale) per l'anno 2012, ha subito scatenato una valanga di reazioni.

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Nino Di Guardo, inevitabilmente «accusata» di avere approvato in Consiglio tale conguaglio (nella riunione del 28 novembre 2013), si sforza ovviamente di fare chiarezza. E all'ufficio tributi sono toccate le precisazioni puramente «tecniche», mentre il sindaco si fa carico, ora anche attraverso un manifesto pubblico, dei chiarimenti di natura socio-politica.

«Si tratta di un conguaglio risultante dalla differenza tra i costi previsti e quelli effettivamente sostenuti nell'anno 2012 e risultanti a consuntivo - precisa il primo cittadino - poiché la legge stabilisce che tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani devono essere integralmente coperti dalla Tia. Per noi, purtroppo, è stato dunque un atto dovuto per legge. Le bollette, quindi, vanno pagate, anche se il pagamento potrà però avvenire nei trenta giorni successivi alla scadenza indicata nella bolletta, senza aggravio di sanzioni o di mora, dal momento che gli avvisi di pagamento sono stati inviati in ritardo».

Va ricordato che le società d'ambito, ex Ato, dallo scorso anno sono state poste in liquidazione e i Comuni hanno così potuto decidere autonomamente, tanto che il Comune di Misterbianco, tra i primi in Sicilia, ha realizzato autonomamente l'Aro predisponendo un proprio piano di gestione del servizio rifiuti nel quale è previsto un costo di 5.700.000 euro annui rispetto a quello attuale di 7.500.000 euro, con un risparmio di circa 1.800.000 euro. «Abbiamo indetto - ricorda il sindaco - la gara per il nuovo servizio di raccolta che in tempi brevi sarà affidato alla ditta aggiudicataria. In questo modo ci prefiggiamo di migliorare la raccolta "porta a porta", oggi intorno al 55%, di offrire un servizio più efficiente e di ridurre di oltre il 20% le tariffe».

Il Comune di Misterbianco ha chiesto di uscire dalla liquidazione della Simeto Ambiente, e intende riprendere la titolarità del credito che la Simeto stessa vanta nei confronti dei cittadini; in tal caso, direttamente e con minore spesa esso asserisce di poter recuperare quanto più possibile, evitando di pagare i costi di gestione della Simeto.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
10/04/2014

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